Premetto che non sono un esperto e che il mio sguardo sui comportamenti infantili è basato unicamente sulla mia breve esperienza di genitore ed è, a tutt'oggi, più quello dell'etologo che quello dello psicologo, avendo passato, dall'infanzia a dopo l'università, molto più tempo con gli animali che con i bambini. Ai tempi di Skipper e Minnie ci fu un terzo cane che ebbi in casa, per circa un mese, nell'attesa di trovargli un padrone. Non conoscendone il nome e non volendo fin dall'inizio tenerlo definitivamente, lo chiamai Ics, come la lettera dell'alfabeto 'X' e che in matematica rappresenta l'incognita: mi sembrava un nome appropriato per un animale di cui non sapevo nulla. Ics era una femmina e credo non fosse un cane lupo, ma una vera lupa semi addomesticata. Era magra e con il pelo corto e le zampe erano lunghe e scattanti. I denti erano affilati come coltelli e tagliavano appena li sfioravi con la mano. Il muso era breve e le orecchie due be
appunti di viaggio di Cristiano Camera