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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Estate

Sul momento non ce ne accorgevamo: era il tempo trascorso vicini, giorno dopo giorno, a renderci felici. L'estate non era altro che l'occasione per stare insieme a lungo. Durante l'anno scolastico ci incontravamo la sera e il fine settimana. Momenti che duravano poco e che terminavano con l'ennesima divisione, il lunedì mattina.  Abbiamo sempre scambiato la felicità essenziale, dello stare insieme l'estate, con quella della circostanza occasionale. Per esempio, quella di andare a raccogliere le more o l'uva fragola oppure quella di pescare di fronte allo scoglio.  Agli occhi di un bambino, queste avventure erano magiche, sensazionali, addirittura sovrumane. Tornavo a casa ancora pieno di adrenalina, con i muscoli tonici e senza appetito.  Ancora oggi, ogni estate desidero ritrovare quel mondo mitico. Cercando inconsciamente posti che assomiglino a quelli vissuti da ragazzino. In questi luoghi, che vorrei fossero gli stessi - "quelli di una volta", come

Senza salutare nessuno

Si è svegliato ed è andato a sedersi  di fronte alla sua ciotola di latte. Senza salutare nessuno. Il bambino ha guardato la tazza  a lungo prima di bere un sorso. Tutt'intorno voci   che pretendono di essere ascoltate. Altre voci che negano e che vogliono  anche loro il proprio spazio. Tutto lo spazio. Voci e ancora voci di un egoismo scontato. Che non è quello di chi  tiene soltanto a se stesso, ma di chi è convinto di non avere avuto. E ora vuole, vuole solo per sé: una compensazione, una rivalsa, una dimostrazione. E in mezzo quel silenzio. E quella domanda altrettanto scontata  che in cucina precipita come un fulmine:  "Perché non saluti, la mattina?".   (2013)