Avete sette e quattro anni e da un po' di tempo bisticciate spesso su ciò che è dell'uno e quel che appartiene all'altro. Non riuscite quasi mai a mettervi d'accordo, perché pensate che le cose scelte dall'altro abbiano un valore maggiore delle proprie. Continuate a litigare e allora decido io per voi: "Non ci sono cose tue e cose tue - vi dico -, tutto è di entrambi". E questa mia conclusione è chiaro che non vi soddisfi - desiderare la proprietà esclusiva delle cose fa parte della natura dell'uomo e forse, più dell'oggetto in sé, a interessarci davvero è il controllo che attraverso la proprietà possiamo avere su chi la stessa proprietà non ce l'ha e la desidera. Questa conclusione non fa parte soltanto del mondo degli adulti, ma riguarda anche i bambini, i quali, forse anche per questo motivo, quasi mai disdegnano il fatto di mettere in mostra ciò che possiedono di fronte ai compagni. E' per tale ragione che, qualche giorno fa, ho deciso
appunti di viaggio di Cristiano Camera