"Hai sentito cosa ha detto Dodokko?", mi chiama mio suocero, l'altra mattina, nel momento esatto in cui sto per aprire la porta di casa e uscire per andare al lavoro. Torno indietro e chiedo: "Che ha detto?". "Che papà parla bene", mi riferisce testualmente il nonno di mio figlio davanti a lui. La cosa mi fa piacere, ovviamente, ma saluto di nuovo e vado via, mentre fra me penso a come possa fare un bambino di tre anni a distinguere se uno parla bene oppure male. Rifletto ancora un po' su quella frase e alla fine giungo alla conclusione che ciò che Dodokko ha voluto dire veramente è che "papà (mi) parla (bene)". Ossia che noi, quando stiamo insieme, semplicemente passiamo molto del nostro tempo a parlare. E questo sì , invece, che il mio bambino lo sa. Noi due parliamo sempre, di tutto, senza censure, senza risparmiarci con spiegazioni, commenti, analisi e risate. Non soltanto da parte mia, ma anche da parte sua. Siamo due veri interlocut
appunti di viaggio di Cristiano Camera