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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Soltanto perché non sta succedendo...

Li ho guardati come farebbe qualunque genitore: con un sorriso appena abbozzato e un accenno di angoscia. Pensando ciò che qualsiasi padre penserebbe dei figli, ossia quanto sono belli, e vitali, e sorprendenti.  Il pensiero si è spostato quasi subito verso l'altra faccia della medaglia, ai momenti difficili del passato, ai pericoli che sbrigativamente abbiamo archiviato come  scampati , ma che in realtà sono tali soltanto per un breve lasso di tempo. Nessuno ci garantisce, infatti, che prima o dopo non possano ripresentarsi. Non perdo mai il contatto, proprio non ci riesco, con la relatività delle cose, con la momentaneità delle situazioni, con la precarietà sia del bene che del male. Non ho presagi, non conosco formule magiche, non ho idea di come sarà il futuro. So che molte cose dipendono da noi stessi e dalle nostre scelte, ma so pure che tante di più sono le circostanze che non possiamo controllare.  Non credo in nessun tipo di eternità, prima fra tutte quelle terrene, nelle

Padre-aguzzino e figlio-vittima: la vicenda del bambino di Napoli

E' tornato a sorridere soltanto quando l'agente con il quale era riuscito a confidarsi gli ha assicurato che nessuno lo avrebbe più costretto a fare "quelle strane cose". Un momento prima, il bambino undicenne di Napoli , prima violentato e poi messo in vendita su Internet da suo padre, aveva avuto paura di parlare del suo genitore, perché non voleva tradirlo e fargli del male. Per me, sta tutto qui l'orrore di una vicenda che non ha senso descrivere nei suoi dettagli, perché bastano questi sommi capi: un padre che violenta il figlio e che cerca di venderlo ad altri pedofili. La "comprensione per la debolezza" del genitore da parte del figlio, il tentativo della vittima di proteggere un uomo perduto. Io penso che una persona sia davvero libera solamente allorché raggiunga il più alto grado possibile di coscienza, sia riguardo a ciò che succede attorno a sé e sia rispetto a quel che è in quanto individuo. Certo, un bambino di undici anni ha il diritto di

Nona lettera: essere semplici è complicato

"Come stai?", ho chiesto spesso in giro. La domanda che facciamo tutti a tutti, con la stessa spensieratezza di quando diciamo "ciao", tanto per salutarsi mentre ci si incrocia, un attimo prima che uno vada di qua e l'altro di là, chi si è visto si è visto, ciascuno per la propria strada. Uno mi ha detto "bene, grazie", un altro "non c'è male", un altro ancora mi ha parlato del tempo, uno non ha neanche risposto, forse non mi ha sentito o ha preferito inseguire i propri pensieri fino a casa, una donna ha farfugliato qualcosa di incomprensibile, un bambino mi ha chiesto un gelato, un uomo ha accennato a certi suoi problemi senza tuttavia dirne uno, avrebbe voluto raccontare qualcosa ma la paura d'essere scoperto lo ha vinto sul più bello, un altro mi ha parlato di un fatto di cui mi avrebbe detto comunque, a qualsiasi altra, minima occasione, in risposta a qualunque altra domanda, un gatto ha miagolato e subito dopo ha sbadigliato, un

Fenomeni di bullismo

Otto minuti di calci, pugni, morsi, sputi e insulti contro una dodicenne nei pressi di Genova: è la vendetta di due adolescenti di sedici e diciassette anni contro la ragazzina 'colpevole' di aver insultato, precedentemente, una di loro. Il video, girato col telefonino di una delle due ragazze fra l'indifferenza di altri coetanei presenti sulla scena, si trova in rete e parla da solo: di accanimento, di violenza senza limiti, di assoluta miopia nei confronti del rispetto della persona. Quasi sicuramente, racconta anche del disagio familiare e sociale nel quale questi ragazzi vivono, luoghi dove non viene insegnato il valore della vita, dove non si impara ad aiutare chi è in difficoltà e dove invece si ammira chi è più forte e spietato. Forse qualcuno me lo ha trasmesso il sentimento della pietà, quando ero un bambino, anche se non ricordo più come abbia fatto. So soltanto che dove vedevo una fila di formiche attraversare la 'mia' strada, io facevo un salto per non s