..."E invece, questo disegno incompleto è il ritratto stesso della mia incompletezza"... Molto tempo fa, sul finire degli anni '90, feci uno dei miei primi viaggi di lavoro. Andai a Milano, dove rimasi per tre giorni a seguire un congresso politico talmente estenuante, che la sera non mi restava alcuna voglia di andarmene in giro per la città, che a settembre riempiva vie e piazze di gente allegra. Volevo soltanto ritornare in albergo a fare una doccia, sdraiarmi sul letto e, al massimo, sentire qualcuno al telefono. Era un hotel vicino alla stazione e non lontano dall'auditorium dove si svolgevano i lavori di un partito già in via di estinzione. Il mobilio e la tappezzeria conservavano un'antica ambizione d'eleganza, ma mi apparivano inesorabilmente decadenti. Ricordo la moquette rosso bordeaux, alcune poltrone di pelle ocra dai braccioli consumati, un letto alla francese con un materasso sproporzionatamente alto, rivestito da un copriletto di raso verde ingl
appunti di viaggio di Cristiano Camera