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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Maree: i falsi testimoni

Mi è capitato, molto più spesso di quanto potessi immaginare e, di conseguenza, riuscissi a riconoscere in tempo, di incontrare delle persone senza alcun valore o che, valendo ben poco, passano la vita a cercare di abbassare al loro infimo livello quello degli altri. Anche questo tipo di gente fa parte della marea umana. Sono delle merde e cercano di far passare per merde anche gli altri che stanno loro intorno. Come fanno? Semplice: gettando merda su di loro, ingiuriando, magari dopo essersi mostrati per un certo periodo come degli amiconi, dopo aver adulato e fatto dei gran complimenti. Si arrogano il diritto di parlare male degli altri soltanto perché, precedentemente, ne avevano parlato bene e questi ne avevano accettato i complimenti: se ci si sottopone al giudizio altrui, infatti, non c'è scelta, si deve dire di sì, sia a quelli buoni che a quelli cattivi. Sono personaggi che cercano in continuazione di essere popolari, e che vogliono sempre, e si affannano davvero per ottene

Fragole e altre contraddizioni

Già il fatto di aver dovuto prendere un antistaminico preventivamente, cioè prima di trascorrere una giornata di svago in campagna, mi suona come un controsenso: nessuno infatti mi ha obbligato, domenica, ad andare a raccogliere le fragole insieme ai miei figli, ma l'ho fatto perché mi piaceva l'idea di stare all'aria aperta e quindi ho assunto un farmaco per stare a 'contatto con la natura'. E per stare a contatto con la natura, e per raccogliere la frutta, abbiamo pagato un biglietto ciascuno, mentre io sapevo che, chi aiutava i contadini nella raccolta, era pagato per farlo oppure otteneva una parte del raccolto, di certo non era lui stesso a dover pagare. Vabbe', le fragole ce le siamo mangiate tutte e ce ne siamo portate tante anche a casa, e poi ci hanno dato i panini. Però, stona lo stesso questo fatto di dover pagare per lavorare (anche se, d'accordo, molto, molto poco). C'era un traffico per andare in campagna, perché la strada che abbiamo fatto