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Visualizzazione dei post con l'etichetta maternità

Oggi sono Baby Pit Stop le principali piazze italiane

In occasione della SAM 2014 (Settimana Mondiale per l’Allattamento, informazioni qui http://mami.org ) oggi 4 ottobre dalle 10.30 le principali piazze d’Italia saranno allegramente invase da Flash-Mob di mamme e di bambini allattati, di papà, di nonni e di persone sensibili all’argomento, che sottoporranno all’attenzione dei media e del grande pubblico la necessità di un cambiamento nella cultura dell’allattamento.  Ogni piazza diventerà così un gigantesco Baby Pit Stop, luogo accogliente per allattare. Durante la SAM vengono organizzati in tutto il mondo incontri, convegni, seminari, Flash-Mob che abbiano come focus l’allattamento e il tema dell’anno: nel 2014 si approfondisce l’importanza dell’allattamento come obiettivo vincente per tutta la vita.  La Leche League partecipa o organizza direttamente i Flash-Mob delle seguenti città: Roma, Napoli, Trieste, Genova, Padova, Salerno, La Spezia, Massa, L'Aquila, Fano (PU), Castelfranco Veneto, Cosseria (SV), Asti, Porto Sant'

Avete mai visto un vitello seguire il toro? Quando l'etologia è applicata agli esseri umani

Mi è tornata più volte in mente La scimmia nuda di Desmond Morris, leggendo il Manuale del papà separato di Maurizio Quilici. Specialmente il capitolo dedicato all'affidamento dei figli alla madre, quasi sempre esclusivo - ma sarebbe meglio chiamarlo escludente (del papà) - e il paragrafo dal titolo, sparato a bruciapelo, Eliminare il padre , mi fa pensare a quanto sia stata corta, in termini di evoluzione genitoriale, la strada percorsa dalla specie umana in più di quattro milioni di anni. E' dai tempi dei primi australopitechi a quello che ancora oggi si chiama 'homo sapiens', infatti, che il rapporto del figlio con la madre si caratterizza in maniera indiscutibile come naturale, immediato e innato, mentre quello con il padre richiama a valenze soprattutto culturali, mediate, storico-sociologiche e, in questo senso, discutibili e il più delle volte accessorie.  Se la prima scimmia antropomorfa utilizzava il pretesto sessuale per far restare 'fedele' l'u

Allattamento, istinto o teorie?

Dev'essere perché siamo in grado soltanto di riconoscere, anziché conoscere immediatamente. Funziona più o meno come per le allergie - chi non ne ha almeno una? - il modo che abbiamo per apprendere. Non si può essere allergici a una sostanza se prima non si è entrati, almeno una volta, anche per un attimo, in contatto con essa. Giusto il tempo per inquadrarla, per compiere una prima valutazione rigorosamente soggettiva. Questa classificazione, giusta o sbagliata che sia, suddivide le cose in due gruppi: quelle accettabili e quelle cattive, quelle che possono passare e quelle che sono dannose per l'organismo.  Ad essere cruciale è la seconda volta che incontriamo la stessa sostanza: se si trova nella lista dei cattivi, il sistema immunitario si ribella e le salta addosso, mentre il corpo si gonfia per prepararsi alla lotta. Riconosciamo, dunque, più che conoscere. E siamo a nostra volta riconosciuti dalle cose. Perché mai, altrimenti, esisterebbero detti come 'non c'è du

Mamme cattivissime? La madre perfetta (non) esiste

Mamme cattivissime? La madre perfetta non esiste è il titolo con cui è stato tradotto in Italia Le conflit. La femme et le mère , il best seller di Elisabeth Badinter che in Francia ha venduto fino a oggi più di 200mila copie. Rispetto a quello originale, il titolo italiano è soltanto apparentemente provocatorio: la possibilità di una sentenza negativa e sconvolgente, implicita nella domanda ma edulcorata fin dal punto interrogativo, è riportata nei ranghi della normalità dal dato 'obiettivo' che non attribuisce la perfezione a essere umano alcuno e, di conseguenza, neanche alle madri. Inoltre - ma questo lo vedremo meglio in seguito - per la Badinter la madre perfetta esiste eccome: mi chiedo dunque se la scrittrice sia stata informata dalla casa editrice italiana (Corbaccio) su come avrebbe tradotto il nome del suo libro. Molto più provocatoria ( ne avevo già parlato lo scorso anno ) è invece la presunta conflittualità che, secondo la filosofa femminista francese, scaturisce

Quando genitore è...insegnare a un figlio a volare

"Soprattutto io sono mamma, anche se il mio bambino non è ancora con me. Ho un pancione adottivo enorme perché ormai attendo da tanti anni, da troppi anni. Il mio bimbo potrebbe trovarsi in Vietnam, se lo troverò tramite l'adozione internazionale, e proprio ora, in questo momento, piangere perché non ha una mamma vicina che lo sta coccolando come solo io saprei fare, oppure potrebbe essere in Italia se lo troverò con l'adozione nazionale, e in questo caso potrebbe stare sorridendo con qualcuno che non sono io, che non si addormenterà pensando a quel sorriso, né si prodigherà per ricercarlo di nuovo domani. Mio figlio mi aspetta e io impazzisco per trovarlo. E questo è tutto".  Sono parole che mi hanno colpito particolarmente queste che Plotina ha scritto nel suo blog Mamma in divenire . Soprattutto perché incontro spesso persone che alla mia domanda "che cos'è un genitore" mi rispondono "colui che 'genera' un figlio", una risposta che r

Non è vero che i gemelli non possano essere allattati al seno!

Vedi come sono  coscienziosi  quelli della Chicco: anche loro  nello  spot del nuovo poppatoio Step Up  non mancano di ricordare  (così come fanno tutte le aziende produttrici di sostituti del latte materno)  che "l'allattamento al seno è sempre consigliato". Però, aggiungono, quando ciò " non è possibile  (ad esempio nel caso di due figli gemelli, come quelli mostrati ad hoc nel filmato), è importante fare la scelta più  naturale ...il biberon che  si adatta  al progresso dei piccoli per  il loro benessere ". Aicpam, Babyconsumers, Ibfan Italia, Il Melograno, La leche League Italia e Mami, in un comunicato congiunto, hanno definito questa della Chicco "la pubblicità più aggressiva di alimentazione artificiale trasmessa in Tv negli ultimi anni" e hanno sottolineato ancora una volta quanto "le normative attuali siano insufficienti a proteggere l’allattamento da scorrette pratiche di marketing dei sostituti del latte materno, biberon e tettarelle&qu

BabyNes. What else?

"What else?", domanda in maniera retorica George Clooney al termine degli spot per il Nespresso. Già, che altro? La capsula con dentro il caffé e la macchina che eroga un espresso buono come quello del bar è una trovata geniale. E' la Risposta, con la erre maiuscola, ma non l'ultima: adesso infatti la Nestlè ha lanciato - per il momento soltanto in Svizzera, ma presto sarà commercializzato in tutto l'universo dei lattanti - 'BabyNes', ovvero il sistema Nespresso applicato al biberon per i bambini dagli zero ai tre anni di età. L'allattamento, dunque, sotto forma di capsule contenenti la formula artificiale predosata e una macchina che ne versa il contenuto, miscelato con acqua riscaldata alla giusta temperatura, direttamente nel poppatoio.  Il tutto pronto in un minuto: what else? Niente, che dovrei dire? Mi piacciono gli oggetti che semplificano la vita e che fanno tutto in maniera pulita, senza lasciare residui, e nel più breve tempo possibile. Inolt

Voglio veder volare un aquilone

"Il suo corpo nudo contro la notte, contro i miei fantasmi. E' più in alto di me, è ferma e lucente come una statua di bronzo. E quel pensiero mi raggiunge come l'unico che esista. - Facciamo un figlio. L'ho colta di sorpresa. Sorride, sbuffa dal naso, alza le sopracciglia, si gratta una gamba, una sequenza di piccole manifestazioni di disagio. - Fatti togliere la spirale - Stai scherzando? - No. E sento che vorrebbe non aver capito. Siamo marito e moglie da dodici anni, e non abbiamo mai sentito il bisogno di qualcosa che si aggiungesse a noi. - Lo sai che non ci credo... - In cosa non credi? - Non credo nel mondo Cosa stai dicendo? Che mi frega del mondo, di tutta quella carne anonima. Sto parlando di noi. Del mio piccolo uccello, della tua piccola cosa. Sto parlando di un puntino. Di una lucciola nel buio. - Non me la sento di mettere un figlio in questo mondo... Ti stringi le gambe, ti fai piccola e vorresti essere uno scarafaggio per andartene via lungo il muro. E

Due corpi e una sola anima

Ci sono due cose meravigliose di cui voglio parlarvi. Due avvenimenti, che nascono da un'unica tragedia di cui invece non voglio minimamente fornire dettagli, per rispetto verso chi me l'ha raccontata. Riuscireste a immaginare la sala di rianimazione di un reparto di neonatologia di un ospedale pediatrico? Forse non tanto bene, ma è qui che si compie la prima delle vicende di cui ora vi dico. Il neonato appena partorito è incubato e intubato, apparentemente isolato dal mondo. Ma quando sua madre gli si avvicina e si mette a piangere accanto a lui, i suoi parametri vitali (come il battito cardiaco, la pressione arteriosa e la frequenza respiratoria) si abbassano e i medici non possono far altro che allontanarla. Succede sempre - spiega il personale sanitario - a tutti i figli appena nati ogni volta che la loro genitrice manifesta la propria sofferenza. Anche i piccoli ne risentono. Soffrono quanto la loro mamma. E' straordinario: il cordone è stato reciso, ma è come se i ris