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Oltre la siepe

Ce ne vuole sempre una per iniziare qualsiasi cosa, anche un discorso, ma questa volta ne ho almeno tre di occasioni: L'infinito di Leopardi, citato da un'amica al parco, I Dieci Comandamenti,  raccontati da Benigni e che abbiamo visto alla tv l'altra sera, alcune raccomandazioni fatte lo stesso giorno ai miei figli. La siepe è quell'ostacolo che abbiamo tutti davanti agli occhi e che non ci permette di vedere, oltre di essa, il resto del mondo. Ma è anche uno stimolo per l'immaginazione, l'ipotesi per andare avanti, per varcare il confine fisico e il limite mentale. Un viaggio interiore, per Leopardi, ma anche la possibilità, per tutti noi, di espandere i nostri orizzonti, per metterci in comunicazione con qualcosa che non conosciamo, ma verso cui fin dalla preistoria dell'uomo ci spingiamo, oltre la nostra frontiera individuale. Qualcosa più grande di noi, l'ignoto o l'infinito, appunto. Ovvero, la divinità, che è presente, anche in senso laic