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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

Ali

Ci ho già riflettuto altre volte, ma ultimamente mi capita di pensarci sempre più spesso: di fuggire dall'Italia, dal Belpaese che non trovo più bello. L'idea potrà sembrare banale, lo so, ma banale non è. Lasciare ciò che si è fatto con fatica, una casa, un lavoro, gli affetti, non è facile da mettere in pratica: è per questo che tante volte lo diciamo e mai lo facciamo veramente. Ma per il bene di un figlio, stavolta, dovremmo finalmente prenderla questa benedetta e maledetta decisione. Perché del baratro dove è precipitata la nostra nazione non riesco a vedere la fine. E ho l'impressione, anzi la certezza, che non basterà nemmeno l'arco di tempo di una nuova generazione (quella di mio figlio, appunto) a cambiare le cose. Non si risolleverà l'Italia del sistema metastatizzato dalla corruzione, dall'abuso del potere, dal velinismo, dalla politica da star-system, dal sanremismo, dal tangentismo, dalle raccomandazioni e dall'evasione fiscale. Non si salverà l

First daughters

Hanno rispettivamente 8 e 11 anni Sasha e Malia, le 'first daughters' d'America, le figlie di Barack e Michelle Obama. La loro missione è di essere un esempio per tutti i bambini degli Stati Uniti. Per riuscirvi, i genitori presidenziali hanno redatto per le due ragazzine una rigida lista di regole. Dal divieto di mangiare cibi grassi a quello di non guardare la televisione se non nei fine settimana, all'obbligo di andare a dormire rispettivamente entro le 20 e le 21, a quello di essere destate la mattina dal suono soave di una sveglia fin dall'età d 4 anni. Iniziamo dalla dieta. All'origine della decisione di non far mangiare alle figlie 'junk food', il parere del pediatra di famiglia, il quale un giorno avvertì gli Obama che la loro prole correva il rischio di diventare obesa. Non si sa bene quando il medico lo fece, anche perché non risultano esserci in giro foto delle due ragazzine con tracce di grasso in eccesso, ma soltanto immagini di bambine piu

Il filosofo

Ieri sera Dodokko e io guardiamo un libro con le figure degli animali Perché la gazzella corre? Perché se non lo fa il ghepardo la prende E perché vuole prenderla? Per mangiarla E perché vuole mangiarla? Perché ha fame Ma perché la gazzella non si ferma? Dimmelo tu perché Perché la gazzella è la gazzella Bravo E ora vuoi sapere perché il ghepardo continua a inseguirla? Perché è il ghepardo Bravissimo Se ti inseguisse un ghepardo e tu fossi la gazzella ti fermeresti? No Perché? Perché sono un bambino E' vero sei un bambino Ma i ghepardi non mangiano i bambini No Perché sono bambini? Sì E mangiano le gazzelle? Le gazzelle sì Ma perché non si fermano? Perché altrimenti non sarebbero più gazzelle (2010)

Mio figlio-l'ape

Il carnevale è appena finito Mio figlio si è tolto il vestito da ape quello con la pancia grossa Già quest'anno gli andava corto la prossima volta non lo metterà di certo Alla sfilata dei carri mio figlio-l'ape si è divertito è volato di fiore in fiore da Paperino a Biancaneve dai sette nani a Winnie the Pooh Ha toccato con le sue mani i suoi personaggi preferiti almeno per una volta in carne ossa stoffa e carta-pesta E fra le strade che conosce Il sorriso la contentezza l'imbarazzo la timidezza il desiderio il coraggio qualche volta la paura di osare La stanchezza alla fine di una giornata gloriosa La felicità nei suoi occhi la felicità che si può vedere ma che non si riesce a dire La sua felicità accanto alla mia la felicità perduta chissà quando e ritrovata troppo tempo dopo Mio figlio-l'ape me l'ha portata senza che glie l'abbia mai chiesta Come un'ape generosa che regala miele e qualche volta senza nemmeno pungerti ti fa uscire una lacrima. (2010)

Nasce un figlio e la coppia...scoppia

La domanda della settimana è la seguente: ha senso parlare (ancora) di 'coppia' dopo la nascita di un figlio? Non è una questione da poco e a cui si può rispondere sì oppure no, in maniera scontata, dato che non sono pochi - è triste dirlo ma è proprio così - i matrimoni che entrano in crisi con l'arrivo di un bebè. Chi sa cosa succede in queste famiglie improvvisamente 'destabilizzate' a causa del terzo, spesso neanche a dirsi 'imprevisto', incomodo. Fatto sta che per salvare figli e matrimonio, secondo il family coach David Arthur Code, è necessario che marito e moglie pongano come priorità il loro esser coppia e pensino che i figli debbano stare sì al centro, ma non essere il centro. La ricetta della felicità, l'ennesima, in altre parole è la seguente: prima loro due e poi i figli. Famiglia non più bambinocentrica , ma genitoricentrica : questo il nuovo segreto della felicità familiare. Insomma, prendete più spesso una baby sitter e riservate per vo

Allattamento, al seno e artificiale per me pari sono

Sono usciti negli ultimi giorni vari articoli che citano una ricerca norvegese secondo la quale il latte materno non garantirebbe una salute migliore a mamme e bambini rispetto al latte artificiale. La stessa ricerca affermerebbe che è la presenza in gravidanza di alti tassi di testosterone e altri ormoni maschili a impedire poi la riuscita dell'allattamento la seno. A questi articoli, dei quali cito alcuni titoli ("L'allattamento al seno non è migliore di quello artificiale", La Stampa 7/01/10 ; "Allattamento: il latte in polvere è come quello materno", PourFemme Mamma 8/01/10 ; "Studio rivela che l'allattamento al seno non influisce molto sulla salute dei neonati", Cordis Notiziario, 14/01/10 ), hanno dato risposta autorevoli organizzazioni, come la Academy of Breastfeeding Medicine , l'UNICEF inglese , e Mike Brady di Baby Milk Action. Anche IBFAN International ha replicato al rettore della Norwegian University of Science and Technology

"Benvenuto...nel mercato del 'latte' artificiale". Somministrazione e pubblicità di sostituti dell'alimento materno negli ospedali italiani

Visto che ultimamente si parla di nuovo (e anche a sproposito) di allattamento artificiale vs allattamento naturale , ho deciso di pubblicare una mia inchiesta del 2007 sul tema. L'articolo è molto corposo e i fatti che vi sono raccontati, pur risalendo a circa tre anni fa, sono, purtroppo, ancora molto attuali. Quello della somministrazione e della pubblicità di sostituti del latte materno negli ospedali è un fenomeno vastissimo e che è in violazione del Decreto Ministeriale n. 500 del 1994, del DM 16 gennaio 2002, del DM 46 del 2005, della Circolare 24 ottobre 2000, n. 16 del ministro Veronesi, delle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Unicef raccolte nel Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte materno approvato nel 1981 dall'Assemblea Mondiale della Sanità. Ho raccolto le testimonianze, drammatiche, di molte donne, che mi hanno parlato di ciò che è accaduto loro appena dopo il parto. Sono in possesso dei l