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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Il volo

E' una bella giornata di primavera, di sole caldo e di vento fresco, in cui tutto appare in una sorta di equilibrio perfetto, dalla temperatura ai colori nel parco, alle ombre del tardo pomeriggio, il verde e il nero, e poi l'azzurro al di sopra di essi, e le nuvole che transitano disinteressate.  Oggi non è il giorno migliore per piovere, è una giornata di primavera perfetta.  Le persone affluiscono, si danno il cambio, c'è chi resta e chi va via, famiglie con i bambini, cani che scorrazzano sui prati, le foglie degli alberi mosse da un vento leggero. Gli uccelli fanno ciò che hanno sempre fatto: cinguettano e volano, ma si sentono soltanto se attorno c'è silenzio e si scorgono se non guardiamo per terra. C'è sempre questa linea di confine fra ciò che sta in alto e quel che vediamo all'altezza dei nostri occhi.  Abbiamo separato ogni cosa: il bello dal brutto, la primavera dall'inverno, così come il caldo dal freddo e il cielo dalla terra. Perfino il pensie

Willy

"Willy era un ragazzino riservato. Gli piaceva stare da solo, nel suo mondo.  A scuola tutti parlavano, ma non con lui. Se cercava di entrare nell'argomento di una conversazione, i compagni non lo ascoltavano e se ne andavano per la loro strada. Cominciò così a chiudersi in se stesso, finché la scuola finì e passò anche l'estate.  L'anno dopo si sedette al suo solito banco, l'unico che aveva un solo posto. In classe arrivò un nuovo ragazzo. Era sordo e gli ci volle un po' per ambientarsi. Willy e il nuovo alunno fecero amicizia e scoprirono di avere moltissime cose in comune.  Nonostante non sentisse, il nuovo arrivato comprendeva Willy, gli stava vicino e giocava con lui: era in grado di ascoltarlo, anche se era sordo. Gli portava rispetto quando parlava.  Lo capiva. Willy aveva trovato un amico".  Ogni giorno chiedo ai miei figli di scrivere un tema oppure un racconto su un argomento che gli indico io o che decidiamo insieme. Quello di oggi era l'asc

‘Il Decameron ai tempi del Covid’, i racconti degli studenti durante il lockdown

Ho sempre consigliato ai miei figli di leggere e di scrivere, perché la lettura e la scrittura sono due attività che servono a esprimersi, a esternare e a rappresentare, o a trovare esternato e rappresentato, ciò che si ha dentro. La lettura, così come la scrittura, ci consentono di metterci in comunicazione con noi stessi e con gli altri. E quindi di non farci sentire soli. Molto bella l'iniziativa di una scuola romana e il libro che ne è seguito, di cui parlo qui , Il Decameron ai tempi del Covid,  i racconti degli studenti durante il lockdown del 2020. Immaginate un 'Decameron' ambientato nella società di oggi, durante la pandemia da Covid, anziché quasi 700 anni fa e ai tempi della peste. Immaginate anche che al posto delle sette donne e dei tre uomini dell’opera di Boccaccio, che per dieci giorni si rifugiano fuori da Firenze per sfuggire al morbo che imperversa nella città, vi siano ventiquattro ragazze e ragazzi dodicenni, studenti di seconda media in una scuola roma

L'isola che non c'è

 Un bastone trovato da Spot al parco e la sua richiesta di lanciarglielo mi hanno fatto tornare in mente Peter Pan. Dieci anni fa Dodokko vestiva i panni del bambino che non voleva crescere e qualche volta raccoglievamo un pezzo di ramo in pineta, e quello diventava in un attimo il suo pugnale, che brandiva contro un Capitan Uncino immaginario, contro il vento. Ma poi, mio figlio è cresciuto, come tutti i bambini in carne e ossa, e il suo abito verde, ora, chissà dove è finito... C'è Spot, adesso, che a cinque anni continua a comportarsi come un cucciolo, mentre Dodokko è diventato un adolescente. Non era credibile che potesse restare per sempre un bambino. Il tempo è trascorso e noi, obbedienti, lo abbiamo seguito come un'ombra, sempre un passo dietro a questa condizione umana imprescindibile. O forse, molto più probabilmente, è lui che ci ha inseguiti, che non ci ha mollati neanche per un momento, sempre con il fiato sul collo. La sua ombra segna inevitabilmente la nostra str

Dl Sostegni Bis, Quilici (Isp): "Giusto fondo per padri separati ma entità esigua"

"E' un provvedimento giusto - anche se l'entità del fondo appare esigua rispetto alle necessità - che in concreto riguarderà soprattutto i padri. E' a loro, infatti, che in oltre il 90% dei casi spetta l'assegno di mantenimento per i figli, mentre la casa coniugale viene assegnata alla madre nel 70% dei casi". Maurizio Quilici, presidente dell'Isp (Istituto di Studi sulla Paternità) commenta, parlando con l' Adnkronos , la notizia dell'emendamento al decreto 'Sostegni Bis' che prevede un fondo di 10 milioni di euro per il 2021, per garantire ai lavoratori separati e divorziati in difficoltà a causa della pandemia di versare l'assegno di mantenimento sino ad un massimo di 800 euro al mese.  "La pandemia ha aggravato una situazione che per i padri separati era già molto difficile - aggiunge Quilici, già autore del 'Manuale del papà separato' e della 'Storia della paternità' - D'altro canto, molti padri separati no