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Un bel gesto di cemento armato

Chi mi frequenta, anche soltanto leggendomi, lo sa. E' il filo conduttore del mio blog, l'argomento principale dal quale - è vero - ogni tanto mi permetto di divagare. In questi ultimi tempi è tornato alla ribalta, prepotentemente, violentemente, come qualsiasi libertà repressa e che, prima o dopo, si ribella e chiede di essere riscattata. La poesia che segue è stata, fin da quando ero un adolescente, una delle mie preferite, non solo perché arriva a toccare le corde più sensibili del mio animo - quelle che riguardano, appunto, la libertà dei bambini, la creatività, la fantasia e la vivacità, puntualmente schiacciate e mortificate dai cosiddetti "educatori", siano essi i genitori o i maestri o chiunque abbia la pretesa di saperne più di loro - ma anche per la sua essenzialità, capace, com'è, di condensare tutto - ma proprio tutto ciò che io penso e che a mia volta scrivo compilando pagine e pagine di diario personale - in cinque righe. La retta via A ogni chilomet

Alla luce del sole: 'il paradosso del padre'

"La libertà dei bambini, che in vacanza ha l'opportunità di esplodere ma che spesso finisce per essere soffocata dagli adulti, da chi ha dimenticato ormai da tempo cosa significhi essere e sentirsi liberi". Ho parlato di libertà e di educazione impartita da chi per primo è maleducato nel mio recente post Alla luce del sole . E ho scritto di persone ignoranti, che di nascosto oppure palesemente (la sostanza non cambia) assumono comportamenti irrispettosi nei confronti del prossimo e della natura, gente alla quale, data l'età e in quanto considerata 'matura', nessuno può eccepire alcunché o dare lezioni di buona condotta.  Riguardo ai bambini, invece, tutto cambia e qualsiasi adulto può esprimere apertamente la propria opinione, dando loro lezione di moralità anche rispetto a comportamenti fisiologici, come, ad esempio, quello citato di fare la pipì sulla spiaggia. Tutto ciò farà sì che da grandi i bambini di oggi si comporteranno esattamente come fanno i signor

Alice Miller: Le radici della violenza. 12 punti

"Da alcuni anni è stato scientificamente provato che le conseguenze perniciose dei traumi subiti da bambini si ripercuotono inevitabilmente sulla società. Questa scoperta riguarda ogni singolo individuo e, se opportunamente divulgata, dovrà portare a un mutamento sostanziale della nostra società e soprattutto dovrà liberarci dalla cieca spirale della violenza. Nei punti che seguono cercherò di chiarire meglio il mio pensiero.  1) Ogni bambino viene al mondo per crescere, svilupparsi, vivere, amare ed esprimere i propri bisogni e sentimenti, allo scopo di meglio tutelare la propria persona. 2) Per potersi sviluppare armoniosamente, il bambino ha bisogno di ricevere attenzione e protezione da parte di adulti che lo prendano sul serio, gli vogliano bene e lo aiutino onestamente a orientarsi nella vita. 3) Nel caso in cui questi bisogni vitali del bambino vengano frustrati, egli viene allora sfruttato per soddisfare i bisogni degli adulti, picchiato, punito, maltrattato, manipolato, t

Alice Miller: Come nasce la cecità emotiva? 21 punti

"Solo se ci libereremo dalle tendenze pedagogiche potremo capire a fondo la reale situazione vissuta dal bambino. Questa comprensione si può riassumere nei punti seguenti: 1) Ogni neonato è innocente. 2) Ogni bambino ha bisogni cui non può rinunciare; tra di essi troviamo il bisogno di sicurezza, di affetto, di protezione, di contatto, di sincerità, di calore e di tenerezza. 3) Questi bisogni vengono di rado appagati, ma spesso sono sfruttati dagli adulti per i loro scopi (trauma dell'abuso perpetrato sul bambino). 4) Le conseguenze di un abuso compiuto su un bambino si protraggono per tutta la vita. 5) La società sta dalla parte dell'adulto e addossa al bambino la colpa di ciò che gli è stato fatto. 6) La realtà del sacrificio del bambino viene costantemente negata. 7) Le conseguenze di questo sacrificio vengono perlopiù ignorate. 8) Il bambino, abbandonato a se stesso dalla società, non ha altra possibilità che rimuovere il trauma e idealizzare l'autore del misfatto.

Alla luce del sole

Una vacanza è, per definizione, tale quando ci si senta liberi dalle occupazioni consuete e dal tran-tran quotidiano: il lavoro, la casa, il traffico, in una parola, la routine di tutti i giorni. Sentirsi liberi invece di esserlo  veramente, perché la libertà assoluta dagli impegni credo sia impossibile da ottenere, a meno di non peccare di un altissimo grado di incoscienza, di una cecità totale di fronte a ciò che ci sta intorno e che non scompare, ahimè, nemmeno in vacanza.  Sono molti anni, tante estati di seguito, che non solo non sono libero in vacanza, ma anche che non mi trovo in questo fortunato stato mentale: per tanti motivi e anche per colpa mia, per il mio carattere, per una certa insoddisfazione, per il caldo, per la tanta, troppa gente attorno. Ma non è della mia libertà che voglio parlare, ma di quella delle persone che d'estate si ha la fortuna e la sfortuna di osservare, alla luce del sole e all'ombra degli ombrelloni. E soprattutto della libertà dei bambini, c

I gemelli si possono allattare: è biologicamente previsto

"I gemelli possono essere allattati esclusivamente al seno, perché ciò è biologicamente previsto". Lo afferma la pediatra e fondatrice del sito www.allattare.net  Maria Ersilia Armeni. La  presidente dell'Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno (AICPAM) parla anche di quale sia il genitore-tipo al quale si rivolgono pubblicità come quella del biberon Step Up della Chicco, di cui ho scritto di recente , e di come questa tipologia di madri e di padri in realtà non compia, il più delle volte, una vera scelta (libera e consapevole) quando decide di alimentare artificialmente un figlio. "L'allattamento materno è conseguenza del parto, come l'espulsione della placenta - conclude Armeni -. Avvengono tutt'e due naturalmente e non si contrappongono alla madre. E' semmai lo stile di vita attuale, delle madri e dei padri, che non lascia spazio all'allattamento. Ma gli stili di vita si posso cambiare, se non altro per qualche te

Anche le mamme adottive possono allattare al seno

Allattare al seno non è soltanto e semplicemente nutrire, ma è un rapporto più complesso fra madre e figlio, nel quale il neonato 'ricuce' il legame simbiotico con la genitrice interrotto al momento della sua nascita. Il tema dell'allattamento, naturale o con il biberon e che ho affrontato più volte nelle pagine di questo blog, ha suscitato sempre un grande interesse fra i lettori e spesso è stato motivo di dibattiti accesi fra chi sostiene le virtù del primo e chi invece difende la scelta della formula artificiale. Pur criticando ogni volta fermamente i messaggi promozionali fuorvianti e fasulli della pubblicità, ho sempre e comunque difeso nei miei post la libertà di scelta dei genitori in materia di allattamento.  Maria Ersilia Armeni, pediatra e presidente dell'Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno (AICPAM), mi ha fatto conoscere un'ulteriore possibilità di scelta che oggi hanno le mamme adottive. Ovvero che anche loro, se lo des

'Genitore': quando una parola non conta niente

Un papà italiano che vive a Londra e che è sposato con un altro uomo assieme al quale ha un figlio nato grazie alla maternità surrogata e di cui si occupa a tempo pieno: ho conosciuto Marco attraverso il suo blog  The Queenfather , di cui  ho parlato a novembre . E' una persona straordinaria, profonda e al tempo stesso ironica, e anche a lui ho domandato quale sia la sua idea di genitore. Quella che segue è la sua risposta, originalissima sia nel contenuto che nella forma con la quale è scritta. "Nel Dizionario Italiano Online, sotto la voce ‘genitore’ c’è un tassativo: chi genera o ha generato, padre o madre. Neanche una postilla per chi i figli ce li ha grazie all’adozione (per dirne una...). Non mi sono dato per vinto. Ho consultato il Dizionario Italiano Online della Hoepli, rimettendomi all’autorevolezza tutta laica della grande casa editrice. Sotto la voce ‘genitore’ trovo di nuovo ‘chi genera o ha generato, padre o madre'. Come se non bastasse poi, la tranvata ‘Per

Quando genitore è...insegnare a un figlio a volare

"Soprattutto io sono mamma, anche se il mio bambino non è ancora con me. Ho un pancione adottivo enorme perché ormai attendo da tanti anni, da troppi anni. Il mio bimbo potrebbe trovarsi in Vietnam, se lo troverò tramite l'adozione internazionale, e proprio ora, in questo momento, piangere perché non ha una mamma vicina che lo sta coccolando come solo io saprei fare, oppure potrebbe essere in Italia se lo troverò con l'adozione nazionale, e in questo caso potrebbe stare sorridendo con qualcuno che non sono io, che non si addormenterà pensando a quel sorriso, né si prodigherà per ricercarlo di nuovo domani. Mio figlio mi aspetta e io impazzisco per trovarlo. E questo è tutto".  Sono parole che mi hanno colpito particolarmente queste che Plotina ha scritto nel suo blog Mamma in divenire . Soprattutto perché incontro spesso persone che alla mia domanda "che cos'è un genitore" mi rispondono "colui che 'genera' un figlio", una risposta che r

Non è vero che i gemelli non possano essere allattati al seno!

Vedi come sono  coscienziosi  quelli della Chicco: anche loro  nello  spot del nuovo poppatoio Step Up  non mancano di ricordare  (così come fanno tutte le aziende produttrici di sostituti del latte materno)  che "l'allattamento al seno è sempre consigliato". Però, aggiungono, quando ciò " non è possibile  (ad esempio nel caso di due figli gemelli, come quelli mostrati ad hoc nel filmato), è importante fare la scelta più  naturale ...il biberon che  si adatta  al progresso dei piccoli per  il loro benessere ". Aicpam, Babyconsumers, Ibfan Italia, Il Melograno, La leche League Italia e Mami, in un comunicato congiunto, hanno definito questa della Chicco "la pubblicità più aggressiva di alimentazione artificiale trasmessa in Tv negli ultimi anni" e hanno sottolineato ancora una volta quanto "le normative attuali siano insufficienti a proteggere l’allattamento da scorrette pratiche di marketing dei sostituti del latte materno, biberon e tettarelle&qu