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Case per padri separati

Vita non facile, quella dei padri separati, spesso stretta fra difficoltà economiche e figli visti col contagocce. L'Assessorato alle Politiche Sociali del Campidoglio si è posto il problema e ha pensato ad una prima soluzione concreta: un "alloggio di transito" con mini-appartamenti per papà separati e single, dove passare il tempo con i bambini come in casa.
La "casa" potrà accogliere fino ad un massimo di venti padri, residenti a Roma e in temporanea difficoltà economica. Ognuno potrà restarvi – con facoltà di ospitare i figli – per non più di un anno (ma il limite è superabile in casi di particolare difficoltà, documentati e autorizzati dal Dipartimento Politiche Sociali).
Con un contributo di 200 euro al mese si potrà risiedere in uno dei piccoli appartamenti, dotati di angolo cottura, camera da letto, saloncino con tv, bagno e lavatrice. Il complesso avrà giardini e spazi per il gioco dei bambini. Al suo interno, operatori sociali e psicologi daranno assistenza e supporto dalle 11 alle 19. Di notte, tra le 19 e le 7 del mattino, la casa sarà sorvegliata da vigilantes.
Il bando per trovare gli ambienti in cui realizzare la casa è pubblico dalla fine del mese scorso e scade il 16 novembre. Per la struttura il Comune pagherà oltre 346 mila euro. Dal loro canto, i padri interessati dovranno inviare le domande ai Municipi di residenza, che poi le gireranno al Dipartimento Politiche Sociali.
L'alloggio di transito, ha sottolineato l'assessore Belviso, nasce come risposta alle reali difficoltà che sorgono quando le coppie con figli si separano: oltre al trauma, "l'improvviso aumento delle spese con impoverimento generale della famiglia". Una situazione che colpisce maggiormente "i genitori non affidatari, solitamente i papà"; che, oltre a versare l'assegno di mantenimento, devono lasciare la casa.
Fonte: Comune di Roma

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