Alcuni momenti nella vita sono come dei segnalibri: sono talmente importanti da funzionare da spartiacque, fra il prima e il dopo. Alcuni ricordi scandiscono il nostro tempo, sono come i cerchi rossi che si tracciano su certi giorni del calendario appeso in cucina. Finito l'anno, puoi buttarlo via ma ti accorgi che le macchie del pennarello hanno oltrepassato la carta su cui erano scritti i mesi e adesso restano, indelebili, sul muro a cui il calendario era attaccato.
Non ho dubbi: il momento fondamentale della mia vita è stato la nascita di Dodokko e da quell'istante in poi la mia esistenza è stata scandita da questa nuova persona. Da quel momento, nel pensare o nel parlare di qualsiasi cosa, è esistito soltanto un prima di Dodokko e un dopo la sua venuta al mondo. Mio figlio è diventato il punto di riferimento, il termine di paragone, la nuova centralità della mia vita, il baricentro su cui mi appoggio e che mi fa restare in piedi. Ma ora mi stupisco un po' di come sia possibile che sia già tempo di ricordi, dopo neanche due anni e mezzo dall'incontro che ha cambiato il corso della mia esistenza e le ha regalato una nuova dimensione. Ci diciamo spesso, mia moglie e io, "ti ricordi di quando Dodokko era piccolo...Ti ricordi quando ancora non camminava... Ti ricordi quella sera in cui, sul letto, si era messo a ridere perchè io facevo lo stupido e lui non la finiva più di scompisciarsi e non riusciva a smettere, finchè ha vomitato tutta la cena? Ti ricordi la scorsa estate, quando ha preso la parola, nel vero senso, quando si è impossessato del linguaggio?".
Ricordi e ricordi, ne ho già più di un milione e uno ne richiama subito un altro. E' per questo che inauguro questa nuova rubrica, che riempirò ogni qualvolta penserò a Dodokko e a come era prima. Per ora parto dai primi giorni e dai pannolini, dagli scaffali dei supermercati da cui adesso non passo più. Ricordo che all'inizio avevano il numero 1 impresso sui bustoni e il 'sottotitolo' recitava 'newborn'. Ho in mente, anche, che per questo genere di pannolini non sono mai esistite offerte promozionali e sconti, mentre per i numeri 2 e seguenti gli scaffali ne pullulavano, una settimana per una marca e l'altra per quella concorrente. Sintomo evidente che i neo genitori, alle prime armi, sono accecati dall'ansia e non possono soffrire troppo la pupù dei pargoletti, come ben sanno i 'piazzatori' del marketing. Nei reparti prima infanzia e poi anche a casa, migliaia di salviettine 'usa e getta' detergenti al profumo di bebè, idratanti e protettive. Bagnoschiuma senza schiuma, saponi non-sapone, olioshampo, olii secchi e olii che non ungono. Bombolette spray no-gas, no-alcol, senza profumo e senza test sugli animali. Polveri aspersorie all'amido di riso e all'avena, talchi mentolati, profumati e non. Creme dopo bagnetto, creme alla glicerina e creme allo zinco, con nickel e nickel-free, fluide e in pasta, in tubetto e in barattolo. Gocce oculari e nasali, soluzioni fisiologiche e flaconcini mono-dose di acqua di mare. Garze, garzette e garzine, più o meno sterili...
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