"No, perchè sei soltanto un piccolo e inutile nanetto!". Fu proprio con queste tenere parole che due estati fa una bambina di tre anni rispose a Dodokko, il quale in tutta tranquillità le chiedeva, nemmeno troppo insistentemente, di giocare con lei sul bordo di una piscina. Mio figlio aveva un anno e tre mesi e osservava, senza fare una piega e con una faccia che sembrava addirittura divertita, quella che sarebbe dovuta essere (e non lo era) una spilungona, al suo cospetto, la bimba 'tremenda' che gli aveva riservato quella risposta di gran classe. Dentro di me, invece, sentivo il sangue ribollire e mi dicevo: "Ma come è possibile che una persona così piccola d'età possa pronunciare frasi talmente cattive". Subito dopo avevo pensato all'ingenuità di Dodokko, che per fortuna non poteva capire e sentirsi offeso da tanta crudeltà. E poi, mi era venuto in mente: "Chissà se anche lui non diventi come lei fra un anno o due, egoista e senza cuore".
Ricordo di aver letto, durante la stessa estate, uno studio pubblicato su 'Nature', secondo cui è del tutto normale che i bambini siano egoisti e tirannici dai tre ai sette-otto anni. Sono andato a ricercare quell'articolo: solamente a partire dall'età scolare - riferiva la rivista scientifica britannica citando una ricerca dell'università di Zurigo - essi diventano capaci di essere altruisti, anche se in un modo molto particolare: acquistano sì doti di giustizia e uguaglianza, ma soltanto nei confronti dei membri della loro cerchia. Quindi non un altruismo assoluto e generico, ma solo per qualcuno che si conosce bene e che, probabilmente, potrebbe tornare utile per se stessi, prima o poi. Se nei primi anni, dunque, a prevalere è un egoismo necessario a soddisfare i propri bisogni primari, nei successivi si fa strada una sorta di altruismo egoistico o interessato basato sulla cooperazione e finalizzato all'evoluzione sociale. Campanilismo, si direbbe, oppure "parochialism", come si legge su 'Nature' e che suona bene, rende meglio l'idea e fa pensare ai membri di una stessa parrocchia.
Insomma, adesso volete sapere finalmente il perchè di tutto questo polpettone sull'egoismo, l'altruismo interessato, ecc. ecc.? Semplicemente per dire che, poco più di un anno dopo gli avvenimenti succitati, Dodokko è ancora nella fase egoistico-moderata, ma precorre i tempi (è in vantaggio di almeno quattro anni!) di quella altruistico-interessata. Un esempio fra tutti? I suoi pollici sinistro e destro. Il primo se lo ciuccia da quando è nato, anzi, mi correggo, da quando era ancora nel pancione della mamma (ecografia 'canta'). E' esclusivamente suo e non lo presterebbe a nessuno e, non mi faccio illusioni, nemmeno a me che sono il padre. Quindi nemmeno a parlarne, quando gli ho chiesto di farmelo assaggiare. Invece, con mia grande sorpresa, quella volta mi ha offerto il secondo, il pollice della mano destra, facendomi capire con ottime maniere, come non potesse 'regalarmi' il suo ditino sinistro, il suo preferito. Una seconda scelta, è vero, ma che non avrebbe mai riguardato persone non vicine. Almeno secondo lo studio svizzero.
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