Un'ammissione, prima di iniziare: il cartone animato di Biancaneve non solo mi piace, ma mi commuove. Soprattutto il finale, quando il principe bacia la ragazza addormentata e lei si desta. E' un'esplosione di felicità, un inno alla gioia dove, a descrivere la scena, non ci sono più le parole ma soltanto un canto e il ballo della natura, che sembra risvegliarsi assieme a Biancaneve. Cerbiatti, scoiattoli, conigli, procioni, uccelli, prima di mettersi a danzare per il miracolo improvviso a cui assistono, camminavano mesti, dimessi, con passo lento e capo chino. Proprio come i nani, che in aggiunta avevano sopracciglia disegnate all'ingiù, a rimarcarne la tristezza, e procedevano verso la bara di cristallo e se ne allontanavano senza mai dare le spalle alla loro amica, in segno di grande rispetto.
Finalmente giunge il principe e tutti gli fanno largo, mentre si dirige verso l'amata che bacerà e risveglierà dal sonno profondo, in cui è piombata a causa dell'invidia della strega. Il suo arrivo è accompagnato da una dolce canzone che l'innamorato intona. Fra le parole che egli pronuncia fuori campo voglio sottolineare le seguenti: “...senti con quanto amore / questo mio cuore / batte per te...”. Sono le stesse su cui l'altro giorno si è soffermato Dodokko. Specialmente la parola 'amore' ha catturato la sua attenzione.
“'Amore'. Ha detto 'amore'!”, mi fa notare, urlando entusiasta, durante la visione del cartone animato, appena ascoltata la strofa in questione.
“'Amore'? - gli domando incuriosito – che vuol dire questa parola?”.
Prima di rispondere, Dodokko ci pensa un po', si concentra, prende tempo. Infine esclama: “E' il vento!”.
“Non ho capito bene: 'amore' significa 'vento', hai detto così?”, gli chiedo conferma.
“Sì – afferma convinto – l'amore è il vento”.
“L'amore è il vento”: mi piace questa frase detta da Dodokko. L'idea di un amore leggero, volatile, che soffia come il vento e che passa attraverso tutto e tutti. Quasi impercettibile, ma pronto a essere accolto da chi lo aspetta col cuore aperto e capace di dare allegria, dopo tanta rassegnazione e infelicità. E potente, in grado, com'è, di risvegliare la natura e ridestare Biancaneve, inoculandole il soffio vitale.
Sì, sono d'accordo: l'amore è il vento. E la vita e la bellezza. Ed è perfino la felicità, che da adulto non ti aspetti proprio da un cartone animato.
“'Amore'. Ha detto 'amore'!”, mi fa notare, urlando entusiasta, durante la visione del cartone animato, appena ascoltata la strofa in questione.
“'Amore'? - gli domando incuriosito – che vuol dire questa parola?”.
Prima di rispondere, Dodokko ci pensa un po', si concentra, prende tempo. Infine esclama: “E' il vento!”.
“Non ho capito bene: 'amore' significa 'vento', hai detto così?”, gli chiedo conferma.
“Sì – afferma convinto – l'amore è il vento”.
“L'amore è il vento”: mi piace questa frase detta da Dodokko. L'idea di un amore leggero, volatile, che soffia come il vento e che passa attraverso tutto e tutti. Quasi impercettibile, ma pronto a essere accolto da chi lo aspetta col cuore aperto e capace di dare allegria, dopo tanta rassegnazione e infelicità. E potente, in grado, com'è, di risvegliare la natura e ridestare Biancaneve, inoculandole il soffio vitale.
Sì, sono d'accordo: l'amore è il vento. E la vita e la bellezza. Ed è perfino la felicità, che da adulto non ti aspetti proprio da un cartone animato.
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