Due settimane di congedo a stipendio pieno per i papà, anche in caso di unioni al di fuori del matrimonio, e 20 per le mamme retribuite al cento per cento. L'Europarlamento ha modificato la direttiva Ue in materia di congedo parentale e, dopo la conciliazione con i 27 stati membri, i padri naturali dei neonati potranno restare a casa per occuparsi dei bebè senza drastiche decurtazioni dello stipendio. Il testo della relatrice portoghese, l'eurodeputata socialista Edite Estrella, approvato dal Parlamento europeo, non cambia di fatto la durata dell'astensione dal lavoro per le mamme italiane (mentre cambia in altri stati membri in cui il congedo è di 14 settimane). Modifica invece la retribuzione, che in alcuni casi qui da noi è all'80 per cento del salario.
In Italia la nuova direttiva dell'Europarlamento costituisce invece una vera rivoluzione per i papà, che oggi possono godere di giorni di congedo solo in casi particolari (ad esempio, se la madre non può usufruirne a causa di una malattia, cfr l'art 28 della legge 151/2001). Ma Francia, Germania e Gran Bretagna si sono dette subito contrarie ad adottare la nuova risoluzione a causa dell'aumento dei costi da sostenere.
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