Alimenti biologici, filiera corta, dal produttore al consumatore, cultura del cibo, slow food: sono espressioni nate negli ultimi tempi e che sono sempre più in voga. Eppure, la filosofia legata a questo modo di parlare non è una moda, ma è vecchia almeno quanto l'uomo. Si pensi al latte materno: i bambini allattati dalla mamma hanno da sempre accesso, per diversi mesi, a un cibo preparato appositamente per loro e lo consumano nel luogo di produzione.
Si tratta dunque della filiera più corta che esista, a - 2 centimetri, che è la lunghezza del capezzolo nella bocca del lattante. Inoltre, il neonato allattato al seno gode di un privilegio unico: apprende i sapori della sua terra che gli vengono trasmessi dalla mamma attraverso il suo latte. Insomma, mangia un cibo locale, che oltre a nutrimento, anticorpi e ad altre sostanze preziose, trasmette cultura.
E' per tali motivi che anche quest'anno la La leche League sarà presente, da domani fino al 25 ottobre, al Salone del Gusto di Torino, per ricordare, cioè, che allattare al seno è l'esempio perfetto del mangiare sano e naturale, locale e slow.
Assolutamente d'accordo dull'importanza dell'allattamento al seno.
RispondiEliminaallattare al seno è una cosa meravigliosa....per mamma e bimbo....tu pensa che ho allattato Annibale 16 mesi e Asdrubale 12 mesi!!!!!
RispondiEliminaQuando ho smesso mi sono sentita in colpa....perché, se avessi potuto,
avrei continuato.
il nutrimento non è solo materiale, ma è anche un nutrimento affettivo!!!!!