Si celebra quest’anno il ventesimo anniversario della Dichiarazione degli Innocenti di Firenze con la quale si sanciva il diritto dei bambini all’allattamento. È accertato ormai da anni che i servizi sanitari giocano un ruolo importantissimo nel successo dell’allattamento. In tutto il mondo i Dieci Passi (per gli ospedali) e i Sette Passi (per il territorio) forniscono un valido sostegno per aiutare le mamme a realizzare i loro progetti di allattamento e per preparare gli operatori sanitari ad aiutarle. Dal 1989 più di 20.000 reparti maternità in 152 paesi, (circa il 28% nel mondo), hanno attuato pienamente i Dieci Passi e sono stati riconosciuti dall’Iniziativa Ospedali Amici dei Bambini (BFHI).
L’incidenza di allattamento esclusivo al seno è aumentata in modo significativo. Purtroppo però siamo di fronte a un fenomeno, presso i reparti già riconosciuti, di stallo o addirittura di calo nelle percentuali di allattamento esclusivo al seno in molte realtà nazionali. È quindi giunto il momento di ripensare all’impostazione dell’iniziativa BFHI e di decidere in quale direzione procedere. Occorre potenziare i programmi formativi in modo da incrementare l’applicazione dei dieci passi. Gli obiettivi della SAM 2010 sono per questo focalizzati a promuovere azioni innovative e sinergie tra gli operatori nei Servizi Sanitari e sul territorio per sostenere le mamme nel raggiungimento dei loro obiettivi di allattamento. Il sostegno dell’allattamento è un diritto delle mamme, un diritto dei bambini e un diritto umano.
La Leche League Italia organizzerà in ottobre in varie piazze italiane banchetti e convegni per la diffusione di materiale sull’allattamento; ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.lllitalia.org. I materiali sulla SAM 2010 e l’elenco delle iniziative organizzate in Italia si possono scaricare dal sito del MAMI (http://www.mami.org/sam/sam10/sam10.html), mentre le iniziative a livello mondiale si trovano sul sito della WABA, World Alliance for Breastfeeding Action (http://www.waba.org.my/)
I 10 PASSI PER IL SUCCESSO DELL’ALLATTAMENTO AL SENO
Ogni struttura che fornisca servizi per la maternità e assistenza neonatale dovrebbe:
1) Definire un protocollo scritto per l’allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario
2) Preparare tutto il personale per attuare completamente questo protocollo
3) Informare tutte le donne in gravidanza sui benefici e sui metodi di realizzazione dell’allattamento al seno
4) Aiutare la madre perché inizi ad allattare entro mezz’ora dal parto (Mettere il neonato a contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare la madre a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario).
5) Mostrare alla madre come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui venga separata dal neonato
6) Non somministrare al neonato alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne su prescrizione medica
7) Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre in modo che trascorrano insieme 24 ore su 24 durante la degenza
8) Incoraggiare l’allattamento al seno a richiesta
9) Non dare tettarelle o succhiotti ai neonati che vengono alimentati al seno
10) Favorire la formazione di gruppi di sostegno all’allattamento al seno e indirizzarvi le madri dopo la dimissione dall’ospedale o dalla clinica (Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale).
I 7 PASSI DELL’INIZIATIVA COMUNITÀ AMICA DEI BAMBINI PER L’ALLATTAMENTO MATERNO (BFCI)
1) Definire una politica aziendale per l’allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale
2) Formare tutto il personale per attuare la politica aziendale
3) Informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica dell’allattamento al seno
4) Sostenere le madri e proteggere l’avvio e il mantenimento dell’allattamento al seno
5) Promuovere l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi compiuti, l’introduzione di adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e l’allattamento al seno prolungato
6) Creare ambienti accoglienti per favorire la pratica dell’allattamento al seno
7) Promuovere la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità locale.
Penso che l'allattamento al seno sia la cosa più facile tra le tante che una mamma può e deve fare per il suo bambino.
RispondiEliminaPenso che se si conoscono i reali benefici che esso arreca al bambino e se si ha la possibilità di allattare pur riprendendo il lavoro, si sono affrontati e risolti i due unici elementi ostativi ad un corretto allattamento.
Penso che sono stanca di sentire mamme che continuano a dire di non allattare i propri figli perchè non hanno latte o perchè il loro latte non è abbastanza nutriente o cose del genere.
Penso che aveva ragione la pediatra di mio figlio quando mi ha detto:"tranne casi rarissimi ogni donna è in grado di allattare efficacemente il proprio figlio a condizione che continui ad attaccarlo al seno e che beva e mangi adeguatamente".
Penso che le mamme che non allattano si perdono una gran bella parte della loro maternità ma poi ognuno fa quello che vuole.
Penso troppo?
Ciao.
Credo che il problema, che è lo stesso per tante altre cose il cui approccio dovrebbe essere naturale e non mediato dal pensiero, sia proprio questo: ci si pensa sù troppo. Dovremmo tornare alla natura, almeno per quanto riguarda l'allattamento
RispondiEliminasono d'accordo e se ci comportassimo in modo più naturale anche su altri fronti i nostri figli ne troverebbero molto giovamento. Noi ci stiamo provando e, con molta umiltà, cerchiamo di proporre le nostre esperienze ad altri genitori ma è dura, perchè pregiudizi e preconcetti di tutti i tipi sono duri a morire.
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