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Genitore è chi si prende cura del figlio

Genitore è chi si prende cura del figlio, sia che lo abbia messo al mondo e sia che non lo abbia fatto: questa è la mia opinione riguardo il tema della discussione lanciata giovedì scorso. Genitore è colui che, prendendosi cura del figlio, ne rinnova giorno dopo giorno il momento della nascita. Genitore è la persona che tiene in vita il figlio, che lo aiuta e che lo salva, così come fa chiunque si prenda cura di qualcuno o di qualcosa: la fa sopravvivere il più a lungo possibile, la salvaguarda, cerca di evitarne - in ultima analisi - la morte. In questo senso, sono genitori sia quelli naturali, sia quelli adottivi e sia le coppie gay.
Ma chi per prima si prende cura del figlio è proprio chi lo mette al mondo, la madre che lo porta in grembo nel corso della gravidanza. Lo fa, custodendolo dentro di sé e nutrendolo, ogni minuto che passa per nove mesi. Cerca di portare a termine la gestazione consentendo al feto di formarsi e di svilupparsi al meglio, permettendogli di rafforzarsi prima di affrontare il mondo.
Quando poi il figlio nasce, il più delle volte i genitori se ne prendono cura e il loro è un lavoro destinato a non avere mai una fine: infatti, i genitori si prendono cura dei figli anche quando questi diventano maggiorenni, anche quando hanno un lavoro, anche quando, a loro volta, hanno dei figli propri. Lo fanno intervenendo ogni volta che sono in difficoltà: si prendono cura dei figli da quando li aspettano a tutto il resto della loro vita.
E vero: ci sono figli non voluti, figli nati per un calcolo anticoncezionale sbagliato, figli desiderati ma senza troppa convinzione e nati lo stesso. Ci sono figli partoriti e gettati nel secchio della spazzatura oppure lasciati fuori dagli ospedali o, come si faceva una volta, fuori dai conventi. Questi figli - quando hanno avuto fortuna - hanno trovato altri genitori, migliori di chi li ha partoriti e abbandonati davanti a una chiesa: gente che si è presa cura di loro. 
E poi ci sono figli non abbandonati per la strada, ma abbandonati a se stessi. Bambini e ragazzi di cui i genitori non hanno avuto cura: persone cresciute senza genitori. Sono i figli più sfortunati, i più soli al mondo, assieme a quelli sui quali i genitori hanno tiranneggiato.
Ci sono figli mai nati: abortiti quanto prima o "prima che fosse troppo tardi". E ci sono genitori - anche questi - mai 'venuti al mondo' o a cui è capitato di diventarlo "quando ormai era troppo tardi" e il danno era stato fatto.
Prendersi cura dei figli: per me un genitore è quello che lo fa, preferibilmente lo stesso dal concepimento alla fine dei suoi giorni. In tutti gli altri casi, è colui che subentra al posto di chi ha partorito - e non ha potuto farlo oppure si è reso latitante - e che si prende cura di loro al posto di chi doveva farlo e non lo ha fatto.

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