La rivoluzione avviene nella maniera più rapida e meno indolore possibile: nonostante ogni accortezza, tutte le rassicurazioni del caso e la preparazione 'psicologica' che ha preceduto il momento fatidico, il fratello è piombato in casa senza bussare, con la sua culla, i suoi pianti, le poppate e le veglie notturne. E Dodokko si è ritrovato, da un giorno all'altro, a essere, nella sua percezione, sempre meno un figlio e sempre più un fratello. Un processo che i genitori non avvertono nella sua velocità altissima, ma che di fatto è tale nella realtà e nella mente del primogenito, molto più sensibile nel cogliere certi mutamenti radicali.
Dunque, il passaggio netto da figlio a fratello, il tentativo di mamma e papà, fallito fin da subito, di rallentarne gli effetti traumatici e tutto il carico di conseguenze di una trasformazione necessaria: niente più figlio in esclusiva, mai più centro d'ogni attenzione e, soprattutto, genitori e punti di riferimento condivisi con qualcuno mai visto né sentito prima. Avviene tutto questo all'inizio del rapporto di fraternità: un tradimento e una sottrazione di affetto a spese di chi si e sempre sentito amato e a giovamento di chi prima non è nemmeno mai esistito.
Non convincono le esternazione d'affetto imparate a memoria e mai veramente metabolizzate, così come è addirittura spiacevole, adesso, qualsiasi morale inculcata di amore fraterno: i "ti voglio bene", gli abbracci, i baci e le carezze di Dodokko al fratellino non sono altro che i "ti voglio bene", gli abbracci, i baci e le carezze che, ora più di prima, lui stesso vorrebbe ricevere e che ci chiede.
Hai perfettamente ragione......quante volte ho parlato ad Annibale dell'arrivo del suo fratellino
RispondiEliminaquante volte, inconsciamente, mi sono sentita in colpa...perché secondo la mia idea, Annibale si sarebbe sentito tradito.....
quante volte ho parlato con la dottoressa, la pediatra di mio figlio, dei miei sentimenti...e lei mi diceva: Vanessa per una madre è fisiologico....vedrai che Annibale sarà contento dell'arrivo del fratellino Asdrubale....
Quante volte tutt'ora, cerco di essere presente, per quanto possa, in tutto ciò che fanno....
di essere equa.....di essere imparziele.....
Quante volte dico "TI AMO".....ma se lo dico all'uno devo dirlo anche all'altro....perché ho timore che l'uno si possa sentire meno dell'altro.
Ma io li amo e li amerò in egual modo per sempre....e il mio amore non cambierà MAI.
vorrei che lo sapessero, che lo capissero