Non l'ho mai amata molto perché l'ho frequentata poco, la montagna. Le ho sempre preferito il mare e, idealmente, perfino la campagna. In montagna d'inverno fa freddo e per le vacanza estive il mare è qualcosa di irrinunciabile.
Gli orizzonti marini, che ho citato tante volte in questo blog, mi hanno sempre attratto per il mistero che celano: sono un bisogno infinito e mai appagato, una meta ambita e mai raggiunta.
Ancora acqua, dopo tanta acqua. Acqua che sfuma in altra acqua. Colori che cambiano in un viaggio che non termina mai.
Il mare è sete che non si può placare con l'acqua di cui è composto.
Il mare è sete che non si può placare con l'acqua di cui è composto.
Le montagne, invece, sono punti stabili dello sguardo verso l'orizzonte. Sono la possibilità di fermarsi e riposare. Eppure, osservandole così, sommerse dalla neve e avvolte nella nebbia, sono come isole galleggianti in un mare lattiginoso. Fra loro concatenate, terminano l'una nell'altra e la loro continuità è infinita. Proprio come l'acqua del mare.
I bambini hanno giocato con la neve come sono abituati a fare con le onde. Tuffi e schiaffi in questa acqua bianca e spumosa, discese con lo slittino, scarponi che affondano nell'ovatta gelata.
Non c'è differenza fra la montagna e il mare, per loro quanto per me, quando siamo insieme.
Le montagne sono i punti fermi di cui la vita degli uomini prima o poi, nel bene e nel male, si riempie. Abbiamo bisogno di certezze e di arrivare, in ogni caso, da qualche parte.
Dobbiamo dare un nome a ogni cosa e questo è quanto di più sbagliato possiamo fare. Infatti le cose ci sono o non ci sono anche se un nome non ce l'hanno. Ad ogni età esistono montagne, anche se sommerse, anche se invisibili.
Ma per adesso non teniamo conto di tutto questo e consideriamo mare anche una catena montuosa che dorme sotto la neve.
Le montagne sono i punti fermi di cui la vita degli uomini prima o poi, nel bene e nel male, si riempie. Abbiamo bisogno di certezze e di arrivare, in ogni caso, da qualche parte.
Dobbiamo dare un nome a ogni cosa e questo è quanto di più sbagliato possiamo fare. Infatti le cose ci sono o non ci sono anche se un nome non ce l'hanno. Ad ogni età esistono montagne, anche se sommerse, anche se invisibili.
Ma per adesso non teniamo conto di tutto questo e consideriamo mare anche una catena montuosa che dorme sotto la neve.
Ciao Cristiano è sempre un piacere leggerti; sei stato in montagna con i tuoi bimbi! Bello. Io non amo l'alta montagna ma se nel mio orizzonte non ne trovo almeno una, mi sento male, sarà l'abitudine.
RispondiEliminaL'altra sera mi sei venuto in mente: stavo guardando questo programma http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#day=2013-01-24&ch=3&v=173051&vd=2013-01-24&vc=3
e mi son detta "questa cosa la deve vedere Cristiano"; penso meriti di esser vista tutta la puntata (io non l'ho fatto dato l'orario indecente) ma ti segnalo i primi 1.26 minuti. A presto.