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In Italia allattare in gravidanza è sicuro


Sul sito del Ministero della Salute sono stati pubblicati altri due importanti comunicati diffusi dal Tavolo Tecnico Operativo interdisciplinare per la promozione dell’allattamento. 
Il primo è su Allattamento e contraccezione e argomenta le conclusioni cui giunge, delle quali la più importante è che “I metodi ormonali sono sicuri in corso di allattamento, ma vanno avviati nella donna che allatta dopo alcune settimane dal parto”. 
Il secondo affronta la questione dell’Allattamento durante la gravidanza. In questo comunicato si sottolinea come “…quando la donna resti gravida, spesso viene data l’indicazione di interrompere immediatamente l’allattamento, ritenendo che la sovrapposizione di allattamento e gravidanza possa avere un’influenza negativa sullo stato nutrizionale e sulla salute della donna, sul prodotto del concepimento e sul bambino allattato”. In seguito a una revisione della letteratura disponibile sulla sicurezza della coesistenza fra allattamento e gravidanza, i membri del Gruppo di Studio sull’Allattamento al Seno della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP) e del TAS hanno concluso che: - non è documentato in letteratura un aumentato rischio di aborto; - in un paese come l’Italia, in cui le donne gravide sono generalmente sane e ben nutrite, non vi è un aumentato rischio di ritardo di crescita intrauterino (IUGR), né di malnutrizione materna; - non è documentato che la suzione al seno collegata all’allattamento possa determinare parto pre-termine per attivazione delle contrazioni uterine; - anche se potrebbero esserci situazioni tali da suggerire la sospensione dell’allattamento, occorre essere consapevoli che il consiglio di interrompere l’allattamento manca ancora di evidenze scientifiche. 
In conclusione, la SIMP ed il TAS del Ministero della Salute ritengono che la coesistenza di gravidanza ed allattamento al seno risulti sicura per madre, embrione, feto e lattante. 

(Fonte LLL Italia)

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