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Vento


Stasera ho ascoltato Angelo Panebianco dire che il proprio percorso formativo è stato piuttosto lineare, che non vi sono stati stravolgimenti particolari nel passaggio dagli studi al lavoro. "L'unica vera rivoluzione nella mia vita - ha detto - c'è stata con la nascita dei miei figli, nel momento in cui ho capito che qualcun altro dipendeva totalmente da me".
Ho sentito dire molte volte che la nascita di un bambino porta a un cambiamento radicale nella vita delle persone, nel momento che queste divengono genitrici. Non posso non condividere questa affermazione: essere genitori significa troncare con un passato privo di responsabilità mai tanto dirette. 
Eppure, nel momento stesso nel quale assume questo ruolo, il neo genitore non cessa di essere figlio, anzi: il suo essere padre o madre lo rimanda costantemente al periodo nel quale erano i propri genitori a prendersi cura di lui, agli anni in cui egli stesso era figlio. Ai ricordi di un tempo, all'esperienza, agli esempi.
C'è una continuità indiscutibile nel rapporto figlio-genitore-figlio e, in questo senso, mettere al mondo qualcuno non ha nulla di rivoluzionario.
Allo stesso modo, non esistono capovolgimenti nella storia che si ripete di generazione in generazione, con le dovute, piccole differenze dei singoli casi. Ai miei figli che mi chiedono, a modo loro, come sarà il domani che li aspetta, rispondo, con le frasi che di volta in volta posso usare, che assomiglierà al mio passato, a quel tempo che, quando avevo la loro età, sarebbe stato il mio futuro. So bene - e glie lo auguro con tutto il cuore - che il mio pronostico verrà presto smentito dai giorni che si susseguiranno nelle loro vite e dalla direzione che prenderà il vento. 
Il vento, sì, proprio il vento, di questo si tratta: di ciò che è massimamente astratto e concreto al tempo stesso. 
Riuscite a immaginare quante direzioni possa prendere ciò che è ancora possibilità?

Commenti

  1. Una cosa è sicura: comunque spirerà il vento, la vita dei tuoi figli sarà segnata dal tuo amore e da quello della loro mamma. Questa è già una gran bella certezza.

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