Ho davanti agli occhi il colore dell'estate, quello dell'erba arsa.
Non è l'azzurro del mare, né il verde di un passo alpino: questi sono i colori dei vacanzieri, o di altre stagioni, meteorologiche o della vita.
Non è l'azzurro del mare, né il verde di un passo alpino: questi sono i colori dei vacanzieri, o di altre stagioni, meteorologiche o della vita.
Il sole ha bruciato la collina e la terra si porta addosso un mantello di paglia.
Il cane corre su e giù, ha ancora la forza della giovinezza e la voglia di scoprire se, sotto la coltre del prato secco, è rimasto qualche germoglio verde, intravisto a primavera e di cui forse conserva ancora un ricordo vivo.
Non sa, il cane, che un germoglio, proprio perché è tale, non può essere oggi quel che era soltanto ieri, né che domani sarà altra cosa da ciò che è oggi.
Il cane corre su e giù, ha ancora la forza della giovinezza e la voglia di scoprire se, sotto la coltre del prato secco, è rimasto qualche germoglio verde, intravisto a primavera e di cui forse conserva ancora un ricordo vivo.
Non sa, il cane, che un germoglio, proprio perché è tale, non può essere oggi quel che era soltanto ieri, né che domani sarà altra cosa da ciò che è oggi.
Il cane vive in un eterno presente, nel quale ritrova, tutte assieme, le cose di ieri e quelle di domani. I suoi ricordi, così come le sue attese, sono senza tempo e indistinte dall'oggi. Non ha una cognizione del tempo che è passato, né di quello che deve ancora giungere. Ecco perché il nostro amico a volte ci sembra uno stupido, quando cerca ancora sotto al divano, non appena se ne ricorda, un oggetto smarrito tanti anni prima.
Ed ecco anche perché la nostalgia che sa provare ci commuove: la mancanza di qualcuno, la sua assenza, non sono per lui semplici sentimenti, ma sensazioni tangibili: il cane sente e ha costantemente dentro di sé la presenza concreta dell'assenza...
Ed ecco anche perché la nostalgia che sa provare ci commuove: la mancanza di qualcuno, la sua assenza, non sono per lui semplici sentimenti, ma sensazioni tangibili: il cane sente e ha costantemente dentro di sé la presenza concreta dell'assenza...
Avevano lo stesso colore che l'estate ha l'erba le righe che mi hai scritto qualche giorno fa e che parlavano di lontananza, di solitudine e di nostalgia. Le hai calpestate e percorse una a una, parola dopo parola, lettera dopo lettera, filo dopo filo, proprio come fa ora il nostro cane mentre corre, alla ricerca di qualcosa che non riesce più a trovare.
E io non provo stupore nel saperti dispiaciuto, come lo sono anch'io, ma piuttosto meraviglia per come hai imparato a correre sotto il sole che brucia.
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