La cosa più bella di questo Natale non è un albero o un presepe, e nemmeno la cena, ma la poesia numero 135 di Emily Dickinson, che abbiamo letto e cercato insieme di capire. Significa che non c'è niente di scontato, che la soddisfazione è preceduta dal bisogno e dal desiderio, che ogni meta richiede fatica, che la felicità passa dalla sofferenza, che l'amore ce lo ha insegnato qualcuno che in noi ha lasciato un seme, e adesso è la paura della perdita e assomiglia in modo impressionante a quegli uccelli che d'inverno volano via.
L'acqua è insegnata dalla sete.
La terra, dagli oceani attraversati.
La gioia, dal dolore.
La pace, dai racconti di battaglie.
L'amore, da un'impronta di memoria.
Gli uccelli, dalla neve.
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