Nemmeno Esopo avrebbe osato un accostamento simile. Ma metto i tentacoli davanti e vi rassicuro subito: il polpo e la farfalla sono insieme soltanto nel titolo, non potrebbero convivere in alcun altro posto.
Leggevo di questo vip che indossa una collana con una farfalla, "simbolo di trasformazione e di cambiamento", spiegava con grande sicurezza, dandosi delle arie e facendo mostra di sapere il fatto suo, di aver capito tutto della vita. E ho ripensato alla mia collana, un ciondolo con un umile polpo, di cui avevo già parlato. Chi vuole può guardare qui quella storia.
Fra le altre cose, scrivevo che "sembrerà strano, forse assurdo, considerare un mollusco educativo o pensarlo come un esempio, ma ciascuno di noi si sceglie i maestri che vuole e, soprattutto, inanella gli insegnamenti gli uni con gli altri fino a comporre la collana che più gli piace. E la mia è una collana di corda con un piccolo polpo che ciondola".
"Per me - spiegavo - il polpo non è il simbolo dell'amore passionale o di quello possessivo, avvolgente o tentacolare". Non sono affatto così: "No, semmai per me il polpo rappresenta l'amore altruistico, il sacrificio per il prossimo, i suoi tentacoli non servono per afferrare e stringere a sé, ma a soffiare ossigeno verso chi si ama".
Che poi bisogna vedere dove stia davvero il cambiamento, se nella trasformazione e abbandono del passato oppure nel dare protezione e futuro a coloro a cui si tiene. Esattamente quest'ultima cosa fa il polpo e senza alcun clamore, senza danzare e mostrarsi in volo come una farfalla, ma nascosto nell'oscurità di una tana, a volte dietro la coltre di una nube di inchiostro.
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