La persona che amo
Mi ha detto
Che ha bisogno di me.
Per questo
Faccio attenzione a me stessa
Guardo dove metto i piedi e
Temo ogni goccia di pioggia
Che possa uccidermi.
In tempi di strategie Seo, credo ci sia qualche algoritmo in grado di leggere perfino i pensieri e i sentimenti. Quello espresso in questa poesia del 1937 da Bertolt Brecht, e che mi è capitata sotto gli occhi, descrive esattamente ciò che da sempre penso (e che fino a poco tempo fa cercavo di spiegare) riguardo l'amore e cioè che bisogna tenere a se stessi anche per chi ti ama.
La poesia si chiama 'Da leggere al mattino e alla sera' (il titolo è un invito, una specie di preghiera, un mantra) e dice una cosa semplice: amare significa restare in vita per chi ti ama (sia esso un figlio, un genitore, un compagno o perfino un cane). Vuol dire salvaguardarsi, non tanto per se stessi, ma soprattutto per chi "mi ha detto che ha bisogno di me".
Se si ama, c'è una responsabilità verso chi a sua volta ti ama e ha bisogno di te: quella di restare in vita, proteggendosi perfino da una banale goccia di pioggia.
E poi c'è un amore diverso: quello di chi, pur amato oltre ogni ragionevolezza, o forse proprio per questo, e pur amando, a suo modo, non riesce a fare a meno di essere autodistruttivo. Guai a pensare: "se mi amasse avrebbe a cuore il suo benessere", gli si darebbe un motivo in più per farsi del male perché tutto l'amore che viene loro dagli altri non fa che evidenziare quello che non hanno verso se stessi. In effetti penso che a queste persone amare dovrebbe essere vietato per decreto.
RispondiEliminasicampeggia
Ammettiamo anche che, se si dice a qualcuno di tenere a se stesso, paradossalmente si crea la situazione secondo cui chi dà questo consiglio quasi quasi appare interessato. E non è così, naturalmente. Ma basta questo sospetto per creare l'equivoco. Alla base c'è un opportunismo della ragione. A seconda di ciò che piace o conviene, le cose si leggono come più piace.
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