Le mie conversazioni con Ella sono del tipo che più mi piace: somigliano un poco a dei dialoghi socratici, dove, partendo da una propria tesi, ciascuno di noi si mette in discussione e alla fine giunge a una conclusione che ci mette d'accordo anche quando le reciproche posizioni di partenza vengono sovvertite. L'altro giorno la mia amica e io abbiamo parlato del perché si desidera un figlio e un secondogenito e le risposte a cui siamo giunti credo siano molto interessanti. E' curioso vedere anche l'evoluzione delle affermazioni verso ciò che alla fine ci ha trovati d'accordo. Ella: "Perché desidereresti avere un secondo figlio?". Io: "Per dare un fratello a Dodokko". Ella: "Ahi!". Io: "Che c'è?". Ella: "Non si fa un figlio in funzione di un altro, ma ognuno dovrebbe essere considerato come un'individualità e sé stante". Io: "Ma non lo farei in funzione di...è chiaro, anche perché, dicendo 'fratello
appunti di viaggio di Cristiano Camera