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Non si ama con il cuore

Non si ama con il cuore,  si ama con l’anima che si impregna di storia,  non si ama se non si soffre  e non si ama se non si ha paura di perdere.  Ma quando ami vivi,  forse male, forse bene,  ma vivi.  Allora muori quando smetti di amare,  scompari quando non sei più amato.  Se l’amore ti ferisce,  cura le tue cicatrici e credici, sei vivo.  Perché vivi per chi ami e per chi ti ama.   (Alda Merini)

Ho bisogno di silenzio

Ho bisogno di silenzio  come te che leggi col pensiero  non ad alta voce  il suono della mia stessa voce  adesso sarebbe rumore  non parole ma solo rumore fastidioso  che mi distrae dal pensare.  Ho bisogno di silenzio  esco e per strada le solite persone  che conoscono la mia parlantina  disorientate dal mio rapido buongiorno  chissà, forse pensano che ho fretta.  Invece ho solo bisogno di silenzio  tanto ho parlato, troppo  è arrivato il tempo di tacere  di raccogliere i pensieri  allegri, tristi, dolci, amari,  ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.  Gli amici veri, pochi, uno?  sanno ascoltare anche il silenzio,  sanno aspettare, capire.  Chi di parole da me ne ha avute tante  e non ne vuole più,  ha bisogno, come me, di silenzio.   (Alda Merini)

Parole scomparse

Abbiamo passato due ore  sotto la pioggia  su e giù per il parco  come ai vecchi tempi  a raccontarci di occasioni mancate. Aspirazioni, delusioni, anche qualche soddisfazione. Ricordi come quelli di chiunque altro. Ad ogni modo, vite.  Che se ne abbiamo potuto parlare possiamo dirci due sopravvissuti. In tutto questo, restano quelle parole  che abbiamo lasciato su un treno.  Smarrite per sempre  forse mai esistite  nel nostro dizionario della felicità.  Eppure abbiamo trascorso anni a cercarle.  Fino a consumare ogni pagina,  a cancellarne anche l'ultima lettera. Ostinati proprio come questa pioggia  che martella incessante nella memoria. "E' uno di quei momenti?" Mi chiedesti un giorno simile a questo  mentre passeggiavamo  standocene in silenzio. Per un attimo soltanto  avevo creduto che avessi capito. Prima che anche queste ultime parole  scomparissero per sempre.  (2021)

Come l'erba dopo la pioggia

Voglia di ripulire tutto  di tinteggiare i muri  di mettere ogni cosa a posto.  Lo confesso mentre fuori ancora piove.  Voglia di spalancare le finestre  di asciugare i pavimenti  di ripartire da zero. Voglia di non perdere altro tempo. Di alzarsi. Come l'erba appiattita dalla pioggia  dopo il primo raggio di sole. (2021)

In tutte le anime c'è un interno nascosto

"In tutte le anime, come in tutte le case, al di là della facciata, c'è un interno nascosto".  Meraviglioso José Saramago, che cita Raul Brandão a presentazione del suo  Lucernario.    Ma ancora meglio di lui, questa volta, fa sua moglie Pilar del Rio, che, nella prefazione del "libro perduto e ritrovato nel tempo" del Nobel portoghese, ne ricorda la regola di vita, tante volte espressa per iscritto o a voce: "Nessuno è obbligato ad amare nessuno, ma tutti abbiamo il dovere di rispettarci". Pilar si riferisce al romanzo di Saramago, inviato a una casa editrice portoghese nel 1953 e da cui lo scrittore non ricevette risposta fino al 1999, quando l'editore un mattino lo chiamò al telefonò per dirgli che sarebbe stato onorato di pubblicarlo.  Dopo ben 46 anni in attesa di un riscontro e dopo aver ricevuto il massimo riconoscimento per la letteratura: troppo facile, adesso!  E così, Saramago rispose: " Obrigado , ora no". "Nessuno è obb

Un volo di farfalla

Alcune considerazioni sul concetto di effimero, a cui spesso, più o meno direttamente, ho fatto riferimento negli ultimi post. Prendo spunto in particolare dal più recente, Un loto fiorisce , e dall'idea che ho espresso, secondo la quale la poesia è un tentativo di superare ciò che è caduco attraverso uno sguardo sulla bellezza. Può davvero questa forma espressiva - mi chiedevo - sopravvivere a ciò che è effimero?  La risposta è che non lo so, non sono affatto sicuro che la poesia sia una possibilità di eternità. Però - e di questo invece sono certo - è, come ho detto, un tentativo in tal senso, anche se dall'esito insicuro come qualsiasi altro tentativo. La qualità principale della poesia è l'umiltà, la coscienza dell'impotenza di fronte alla morte, la consapevolezza della mediocrità generale, così come quella della presunzione che spesso gli uomini possiedono.  E, nonostante tutto, la poesia è vicinanza, comprensione: è un sorriso sulle debolezze e sulla miseria umane

Un loto fiorisce

The moment two bubbles  are united, they both vanish.  A lotus blooms. Più mi soffermo su questo haiku di Murakami Kijo, più i suoi versi si riempiono, giorno dopo giorno, di nuovi significati, ma anche di domande. Se fosse un simile presente o addirittura un tale futuro ciò che del passato rimane, allora potremmo guardare ai giorni trascorsi con occhio più sereno e senza rimpianti.  Ma è davvero il loto ciò che resta di due bolle d'acqua ormai evaporate? Mi hanno chiesto perché mai io faccia una cosa, oggi tanto fuori moda, come quella di leggere e soprattutto scrivere poesie. Ho risposto che è il mio tentativo - non mi interessa se vano o riuscito o illusorio, so soltanto che mi piace e mi fa stare bene - di cercare di cogliere la bellezza nella quotidianità, ciò che può esserci di straordinario nell'apparente normalità della vita.  La poesia è uno sguardo particolare sul mondo che altrimenti sarebbe effimero e meschino. E in questo senso, è proprio come il loto, che sopravv

Il trapezista

Se sapessi disegnare farei il ritratto del tuo sorriso.  Con una matita traccerei una linea trasparente.  Partirebbe dall'occhio sinistro,  ti accarezzerebbe prima la fronte e poi i capelli,  abbraccerebbe il tuo occhio destro,  seguirebbe la lunghezza del naso, per poi fare un salto sulla bocca  e formare un cerchio.  Il sorriso che hai  è questo punto interrogativo  che attraversa il tuo sguardo.  E attende ancora un poco, respirando,  in bilico su una corda tesa. Come il trapezista di un circo, un attimo prima di distendersi,  prima di lanciarsi nel vuoto e prendere le mie mani con le sue.   (2021) Non ci sono altri incontri se non quelli dove due mani si tengono strette, due corpi si abbracciano nel tentativo di fermare il tempo, gli occhi che guardano altri occhi e da questi sono a loro volta guardati. Per scorgere qualcosa che si trova oltre la barriera fisica, nell'anima, dove cercano un collegamento, un motivo profondo per restare insieme, una ragione di vita, un istant

Il bucaneve

La differenza fra la mia mediocrità e la loro  è che io ce l'ho tutti i giorni sotto gli occhi. E nonostante tutto ci inciampo sopra,  a ogni passo,  su qualsiasi marciapiede.  E mi viene da sorridere al pensiero  che questi si credono eterni.   E nemmeno si accorgono del bucaneve che già fiorisce nei prati    proprio sotto ai loro piedi.   (2021) Il bucaneve, quello che vedete di sopra, l'ho fotografato ieri a Villa Borghese. Ce n'era una foresta, sulla collina sopra la Valle dei Platani.  Con la sua fioritura, annuncia l'arrivo precoce della primavera e ciò è ancora più evidente, quando questo fiore sbuca dalla neve, anziché spuntare su un prato, come capita a Roma.  C'è chi, con grande e ostentata sicurezza e noncuranza, passa avanti e sembra andare lontano, chissà dove, e non si accorge di nulla, nemmeno di ciò che capita a un centimetro dal proprio naso. Invece, a volte le cose più belle c'è le hai proprio davanti agli occhi e scoprire fra l'erba il buc

Il polpo e la farfalla

Nemmeno Esopo avrebbe osato un accostamento simile. Ma metto i tentacoli davanti e vi rassicuro subito: il polpo e la farfalla sono insieme soltanto nel titolo, non potrebbero convivere in alcun altro posto. Leggevo di questo vip che indossa una collana con una farfalla, "simbolo di trasformazione e di cambiamento", spiegava con grande sicurezza, dandosi delle arie e facendo mostra di sapere il fatto suo, di aver capito tutto della vita. E ho ripensato alla mia collana, un ciondolo con un umile polpo, di cui avevo già parlato. Chi vuole può guardare qui quella storia . Fra le altre cose, scrivevo che "sembrerà strano, forse assurdo, considerare un mollusco educativo o pensarlo come un esempio, ma ciascuno di noi si sceglie i maestri che vuole e, soprattutto, inanella gli insegnamenti gli uni con gli altri fino a comporre la collana che più gli piace. E la mia è una collana di corda con un piccolo polpo che ciondola". "Per me - spiegavo - il polpo non è il simbo